Page 33 - Segnaletica stradale in ambito urbano. Metodi e tecniche d'attuazione
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SEGNALETICA NELLA MODERAZIONE DEL TRAFFICO
8.1 METODOLOGIA DI APPLICAZIONE DEGLI ELEMENTI DI
MODERAZIONE DEL TRAFFICO NEI CENTRI URBANI IN FUNZIONE
DELLA VELOCITÀ OPERATIVA DEI VEICOLI
Giulio Maternini
Da alcuni anni, in più Paesi è stata elaborata una vasta letteratura riguardan-
te il disegno di elementi infrastrutturali presenti negli spazi pubblici urbani. L’appro-
fondimento dello studio della geometria delle strade urbane, nell’ambito della ricer-
ca scienti¿ ca, è stato necessario per individuare alcune strategie per il governo del-
la mobilità nelle aree urbane, soprattutto nei centri storici (1).
Gli "elementi di arredo funzionale" sono stati de¿ niti dalla norma del CNR n.
150 del l5.12.1992 ("Norme sull’arredo funzionale delle strade urbane") che intro-
duce il signi¿ cato di tali elementi infrastrutturali nell'ambiente urbano (2). Pertanto
si de¿ nisce "arredo funzionale l'insieme di quegli elementi (impianti, attrezzature,
ecc.) che sono indispensabili o che, comunque forniscono un determinante contri-
buto nella corretta utilizzazione delle strade, in termini di sicurezza e À uidità del traf-
¿ co veicolare e pedonale" (3).
È possibile individuare quali tipologie di elementi di moderazione del traf¿ co
si possono utilizzare nelle zone urbane.
Una prima classi¿ cazione in funzione della velocità è indicata nella tabella
(che deriva da un’elaborazione della normativa danese sulla moderazione del traf¿ -
co) in cui viene proposta una classi¿ cazione degli elementi di moderazione del traf-
¿ co in funzione della velocità di marcia dei veicoli.
(1) Il processo che ha portato a questa nuova scuola di progettazione stradale urbana e di gestione
della mobilità è stato caratterizzato, nel tempo, dagli obiettivi che si erano pre¿ ssati. Precisamen-
te, negli anni ‘60-’70, si potrebbe identi¿ care, in modo molto sintetico, come maggior obiettivo del-
la piani¿ cazione del traf¿ co individuale in ambiente urbano, l'aumento della capacità delle strade;
negli anni ‘70-’80 tale obiettivo è stato la maggior sicurezza nella circolazione veicolare; in¿ ne negli
anni ‘80-’90, è stata, invece, l'individuazione di una strategia per ottenere una mobilità sostenibile.
Per quanto riguarda l’utilizzo degli spazi pubblici urbani si è assistito principalmente alle seguenti
iniziative: la riquali¿ cazione delle attività lungo gli assi stradali e la valorizzazione di tali spazi; la À u-
idità e continuità degli itinerari; l'applicazione di elementi di arredo funzionale al ¿ ne anche di poter
identi¿ care la tipologia dell'ambiente. L'attenzione all'utente più debole della strada ha concentrato
gli studi sulla circolazione di velocipedi e, soprattutto, di pedoni, individuando tra di essi quelli mag-
giormente svantaggiati, quali gli anziani, i bambini, coloro che presentano dif¿ coltà motorie, ecc.
(2) Come è noto, alcune indicazioni di tale norma sono risultate obsolete quindici giorni dopo la loro
pubblicazione, in quanto è entrato in vigore dal 1 gennaio del 1993 il Codice della strada.
(3) Tale de¿ nizione è da considerarsi corretta e, pertanto, è da comprendersi nell’arredo funzionale
gli elementi infrastrutturali di "moderazione del traf¿ co" da applicarsi negli spazi stradali urbani. Di
conseguenza la tematica riguardante tali elementi ("traf¿ c calming") si può ritenere introdotta dalla
normativa CNR 150/92.
È da tener presente che la normativa italiana è in notevole ritardo riguardo gli elementi di modera-
zione del traf¿ co, rispetto ad altri paesi europei; per esempio le raccomandazioni del Governo fede-
rale tedesco EAE 85/95 e EAHV 93 indicano precisi dimensionamenti degli elementi infrastrutturali
stradali urbani, che in Italia sono da considerarsi ancora, purtroppo, innovativi.
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