Page 15 - Trasporti e città
P. 15

PERIFERIE E CITTÀ: STRUMENTI DI MOBILITÀ PER L’INCLUSIONE SOCIALE  B3




                   B3  PERIFERIE E CITTÀ: STRUMENTI DI MOBILITÀ
                           PER L’INCLUSIONE SOCIALE

                   B3.1    INTRODUZIONE
                   B3.2    CARATTERISTICHE DELLE AREE PERIFERICHE
                           DAL PUNTO DI VISTA DELLA MOBILITÀ
                   B3.3    INTERFACCIA TRA SERVIZI URBANI E PERIURBANI
                   B3.4    DISUGUAGLIANZE E TERRITORIO
                   B3.5    INTERVENTI INFRASTRUTTURALI E DI SERVIZI
                           NELLE AREE PERIFERICHE
                   B3.6    CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE



                   B3.1    INTRODUZIONE
                         La periferia, dal punto di vista linguistico, si può defi nire "l’insieme dei quartie-
                   ri disposti ai margini esterni di un agglomerato urbano", oppure "la zona più esterna
                   e marginale, in contrapposizione al centro, di uno spazio o di un territorio".
                         La riorganizzazione dei tessuti periferici della città costituisce uno degli obietti-
                   vi fondamentali in vista della creazione di una città "policentrica", destinata, secondo
                   lo schema delle "nuove centralità", a svolgere il ruolo di polo attrattore di funzioni ur-
                   bane di livello e gerarchia diversi, determinando, contemporaneamente, azioni utili
                   alla riqualifi cazione del territorio.
                         Un piano di riorganizzazione delle aree periferiche deve mirare, tra l'altro, a
                   dotare tali aree di una rete infrastrutturale che ne assicuri il collegamento con la
                   città, creando, allo stesso tempo, e laddove possibile, una maggiore e diretta in-
                   terconnessione tra le aree suddette.
                         Nelle aree periferiche, la tipologia insediativa è caratterizzata da una maglia il più
                   delle volte ortogonale, al fi ne di utilizzare nel miglior modo possibile il territorio, sia dal
                   punto di vista quantitativo che da quello qualitativo, con una viabilità essenziale, spes-
                   so legata a percorsi rurali preesistenti e infl uenzata dalla morfologia dei luoghi, priva per
                   anni delle più elementari opere di urbanizzazione: pavimentazione delle strade, mar-
                   ciapiedi e illuminazione stradale, reti idrica e fognaria. Ne è scaturito un insediamento
                   diffuso a carattere quasi esclusivamente residenziale, collegato al centro della città da
                   poche e scadenti infrastrutture viarie o, più raramente, ferroviarie, attraverso le quali si
                   soddisfacevano le esigenze di connessione con i luoghi di lavoro e di studio.
                         Oggi è sostanzialmente impossibile dotare un territorio a bassa densità, pre-
                   valentemente residenziale, di un sistema di mobilità pubblica effi ciente per le grosse
                   diffi coltà che si manifestano, dal punto di vista economico-fi nanziario e da quello
                   decisionale e operativo, nella progettazione e nella fase realizzativa di nuove infra-
                   strutture di trasporto.
                         In tale ottica, sono basilari un esame dei contesti periferici in funzione degli in-
                   sediamenti e dei servizi presenti, della loro tipologia e la conseguente analisi della
                   domanda dell'utenza e della compatibilità di questa con la dotazione infrastrutturale
                   e con quella dei servizi di trasporto pubblico così come oggi si presenta, dal duplice
                   punto di vista quantitativo e qualitativo, e come si confi gura nei programmi di inter-
                   venti già previsti.
                         Sulla base delle considerazioni svolte, la questione centrale delle periferie
                   appare quella della marginalità che può essere intesa in più modi: fi sica, sociale,

                                                                                        305





                                                                                          18/03/2014   12:04:12
          Testo.indd   305
          Testo.indd   305                                                                18/03/2014   12:04:12
   10   11   12   13   14   15   16   17   18   19   20