Page 20 - Veicoli elettrici e ibridi
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C1                INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITÀ CICLABILE































            Figura 77 • Dimensioni antropometriche ed ingombri del ciclista (da Sanz et al. 1996)

              Tuttavia, in fase di marcia (assumendo una velocità fra i 15 e i 30
              km/h), durante la pedalata sono possibili leggeri spostamenti latera-
              li, frutto della necessità da parte del ciclista di correggere l’instabilità
              del veicolo tramite piccoli cambi di traiettoria. L’accelerazione centri-
              fuga che deriva da questi cambi di traiettoria compensa l’instabilità
              del veicolo e poiché la massima deriva verificabile è pari circa 12
              cm, è bene aumentare la quota della larghezza sopraccitata, a terra,
              fino ad 100 cm. Tale quota in elevato, comunque, non è sufficiente
              per consentire ulteriori manovre improvvise come frenate o fermate
              improvvise, pertanto è bene aumentare in alzato tale larghezza fino
              a 150 cm, sebbene a terra, teoricamente l’ampiezza possa rimane-
              re minore; però poiché, nel disegno di una pista ciclabile, salvo vin-
              coli di luogo o di opportunità, si tende a dimensionare lo spazio per
              un moto bidirezionale, e conseguentemente lo spazio disponibile
              deve consentire l’incrocio di due ciclisti, è buona norma assicurare
              uno spazio libero a terra, da ruota a ruota (o fra le giaciture delle
              due traiettorie), pari a 100 cm ed uno spazio in alzato pari a 200 cm,
              come riportato sempre in figura precedente.
              Gli ingombri finora descritti sono da considerarsi come minimi, e da
              rivedere in caso di presenza di ostacoli laterali o di speciali condizio-



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