Page 19 - Veicoli elettrici e ibridi
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C1 INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITÀ
CICLABILE
di Maria Vittoria Corazza • Paola Di Mascio
C1.1 SPAZIO DI CHI SI MUOVE IN BICICLETTA
Nella progettazione di una infrastruttura ciclabile si pongono due
ordini di questioni: la prima l’ottemperamento a criteri dimensionali tali
da rendere la via sicura e confortevole per chi la usa; la seconda la
traduzione di tale dimensionamento di base in un disegno generale
che configuri un ambiente attrattivo per tutti.
Conseguentemente con questo approccio si forniranno criteri pro-
gettuali per il dimensionamento delle piste ciclabili, basati su dati antro-
pometrici ed infrastrutturali, che verranno ampliati con considerazioni
riguardo alla localizzazione di queste in relazione al contesto di inseri-
mento ed al tipo di utenza.
Si parlerà quindi di dimensionamento di massima di una pista cicla-
bile e di utenti delle piste ciclabili e caratteristiche di contesto.
C1.1.1 Dimensionamento di massima
Nel dimensionare lo spazio del ciclista le grandezze di cui tener
conto sono essenzialmente tre:
• larghezza necessaria ad assicurare agio e sicurezza durante tutte le
manovre e andature di marcia,
• raggio di curvatura,
• pendenza.
Queste dimensioni sono oggetto di normativa specifica tuttavia i
dati antropometrici di base a tali prescrizioni sono generali.
• Larghezza della pista. La sagoma ciclista-veicolo è inscrivibile in
un parallelepipedo dalla larghezza pari a 60 - 70 cm, una altezza
pari a 190 - 200 cm ed una profondità tra 175 e 190 cm. In termini di
spazio occupato ciò significa che la bicicletta occupa circa 2 m² da
ferma e circa 5 m² in moto (491) (Grava 2003:75). Infine, un ulteriore
parametro elementare da considerare è la distanza tra suolo e pe-
dale, che non deve scendere al di sotto dei 5 cm.
(491) Un’autovettura occupa fino a 25 m² da ferma e fino a 55 m² in moto, per cui una
conversione dall’uso dell’autovettura alla bicicletta migliorerebbe il problema della
congestione nelle aree urbane.
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