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DIRITTO PENALE E REATI IN GENERALE
F. Cortesi
L’art. 39 CP stabilisce che “i reati si distin- te escludendo l’ammissibilità del tentativo nel-
guono in delitti e contravvenzioni, secondo la di- le contravvenzioni. Questa incompatibilità de-
versa specie delle pene per essi rispettivamente riva esclusivamente da ragioni di politica crimi-
stabilite”; detta quindi il criterio di distinzione fra nale, che rendono inopportuna la perseguibili-
delitti e contravvenzioni, implicitamente ricolle- tà delle contravvenzioni quando l’illecito non si
gandosi all’art. 17 CP che indica, appunto, le di- è consumato.
verse specie di pena.
Pertanto, si definiscono: B1.1.3 Circostanze aggravanti e
• delitti, i reati per i quali è prevista la pena di: contravvenzioni
- ergastolo,
Le circostanze del reato sono elementi che
- reclusione, accedono ad un reato di per sé strutturalmente
- multa; perfetto; la loro presenza ha una semplice fun-
• contravvenzioni, i reati per i quali è prevista zione di adeguamento della sanzione al fatto di
la pena di: reato, comportando soltanto una modificazione
- arresto, quantitativa della pena. Fra le circostanze del
- ammenda. reato si distinguono le circostanze attenuanti
Il termine reato indica, astrattamente, un - che determinano una diminuzione della pena
comportamento umano, sia esso attivo od omis- stabilita per il reato - e quelle aggravanti - che
sivo, che, in quanto contrario ai fini dello Stato al contrario comportano un aumento della pena
e munito di particolare disvalore, è punito dalla prevista. Alcune circostanze aggravanti del re-
legge con una sanzione grave. ato sono espressamente previste solo per i de-
litti, come la cd. “colpa cosciente” (consistente
B1.1 DISCIPLINA DELLE nell’aver agito nei delitti colposi nonostante la
CONTRAVVENZIONI previsione dell’evento, art. 61 n. 3 CP), o l’ave-
In conseguenza della dicotomia fra delitti e re, nei delitti contro il patrimonio o determinati da
contravvenzioni, la disciplina delle contravvenzio- motivi di lucro, cagionato alla persona offesa dal
ni, per taluni aspetti tutt’altro che secondari, si di- reato un danno patrimoniale di rilevante gravi-
scosta sensibilmente da quella riservata ai delitti. tà (art. 61 n. 7 CP), o l’avere aggravato o tenta-
to di aggravare le conseguenze del delitto com-
B1.1.1 Elemento psicologico e messo (art. 61 n. 8 CP).
contravvenzioni
Salvo le ipotesi in cui la legge prevede B1.1.4 Abitualità criminosa e
espressamente una contravvenzione dolosa, tut- contravvenzioni
te le contravvenzioni sono punibili sia se com- L’abitualità è una forma di pericolosità so-
messe con dolo, sia se commesse con colpa ciale; in particolare, è la condizione di chi dimo-
(artt. 42, ultimo comma, e 43, ultimo comma, stra una notevole attitudine alla commissione di
CP) (v. § B3.4). reati, attraverso la propria persistente attività cri-
minosa. Per i delitti l’abitualità può essere og-
B1.1.2 Esclusione tentativo nelle getto di presunzione per legge al ricorrere di de-
contravvenzioni terminate condizioni (art. 102 CP), ma può an-
L’art. 56 CP punisce chi, pur compiendo atti che essere discrezionalmente ritenuta dal giu-
idonei e diretti in modo non equivoco a com- dice sulla base di determinate circostanze (art.
mettere un delitto, non porta a termine la pro- 103 CP). Per le contravvenzioni l’abitualità non
pria condotta criminosa o comunque non deter- è mai presunta, ma deve essere dichiarata sem-
mina la verificazione dell’evento delittuoso. Tale pre dal giudice in applicazione, evidentemente,
norma fa riferimento ai soli delitti, pacificamen- dei criteri fissati dal Codice di rito (art. 104 CP).
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