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I certi¿ cati devono confermare che le disposizioni applicabili sono
soddisfatte e, per le approvazioni del modello, devono attribuire un
marchio d'identi¿ cazione del modello.
I certi¿ cati relativi a un modello di collo e a una spedizione possono
essere combinati in un unico certi¿ cato [10].
I certi¿ cati e le domande per la certi¿ cazione devono essere con-
formi alle disposizioni del 6.4.23.
5.1.5.2.2. Lo speditore deve essere in possesso di una copia di ciascuno dei
certi¿ cati richiesti [1].
5.1.5.2.3. Per i modelli di collo per i quali non è richiesto un certi¿ cato di ap-
provazione dell'autorità competente, lo speditore deve, su domanda,
sottoporre all'esame dell'autorità competente dei documenti dimo-
stranti che il modello di collo è conforme alle disposizioni applicabili.
5.1.5.3. [4] Determinazione dell'indice di trasporto (IT) e dell'indice di
sicurezza per la criticità (CSI)
5.1.5.3.1. L’IT per un collo, un sovrimballaggio, o un contenitore, oppure per
materiali LSA-I o , SCO-I o SCO-III [19] non imballati, è il numero
ottenuto nel seguente modo:
a) si determina il rateo massimo di dose [19] in millisievert per ora
(mSv/h), alla distanza di 1 m dalle super¿ ci esterne del collo,
del sovrimballaggio o del contenitore, oppure dei materiali LSA-I
e degli oggetti SCO-I o SCO-III [19] non imballati. Il valore de- 5.1
terminato deve essere moltiplicato per 100 [20]. Per minerali di
uranio e torio e loro concentrati, il rateo massimo di dose [19] in
ogni punto ad 1 m dalla super¿ cie esterna del carico può essere
così assunto:
- 0,4 mSv/h per i minerali e i concentrati ¿ sici di uranio e di
torio;
- 0,3 mSv/h per i concentrati chimici di torio;
- 0,02 mSv/h per i concentrati chimici di uranio diversi dall'esa-
À uoruro di uranio;
b) per le cisterne e i contenitori, e i materiali LSA-I e gli SCO-I e
SCO-III non imballati [19], il numero ottenuto in seguito all'opera-
zione sotto a) deve essere moltiplicato per l'appropriato fattore
della Tabella 5.1.5.3.1;
c) il numero ottenuto in seguito alle operazioni sopra a) e b) deve
essere arrotondato alla prima cifra decimale superiore (per
esempio 1,13 diviene 1,2), salvo quando un numero uguale o
inferiore a 0,05 può essere riportato a zero, e il numero risultante
è il TI [17].
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