Page 28 - Trasporti e ambiente
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D         ARTICOLAZIONE DEGLI STUDI AMBIENTALI




              za degli investimenti previsti e indipendentemente dagli ambiti territoriali coinvolti,
              possiamo distinguere, inoltre, fra:
              •  Pianifi cazione strategica, estesa a un lungo periodo di tempo e caratterizzata da
                una notevole incidenza degli investimenti necessari;
              •  Pianifi cazione tattica, in accordo a quella strategica ma a medio o breve termine
                con un limitato impegno di investimenti;
              •  Pianifi cazione operativa (di esercizio), riferita anche ad un lungo periodo di tem-
                po ma relativa all’utilizzazione dell’esistente.
                    In tale contesto, un Piano è lo strumento tecnico e normativo preposto alla
              defi nizione degli obiettivi di medio e lungo termine e dei futuri scenari relativi a uno
              o più settori delle attività antropiche, con riferimento a un determinato ambito terri-
              toriale (71). Peraltro, data la stretta interrelazione fra le diverse attività antropiche, è
              evidente la necessità di rendere congruenti fra loro i Piani relativi ai diversi settori di
              attività. Un Piano è vincolante rispetto allo svolgimento delle azioni successive alla
              propria approvazione e ratifi ca, imponendo a ciascuna di queste azioni di non inter-
              ferire con il raggiungimento degli obiettivi fi ssati e di essere compatibile con gli sce-
              nari delineati.
                    Inoltre, qualora un Piano intervenga in un ambito territoriale contenuto in uno
              più vasto già soggetto ad un qualsivoglia vincolo di piano, esso deve essere perfet-
              tamente iscrivibile nelle indicazioni contenute nello strumento di livello gerarchica-
              mente superiore. In altre parole, il piano di una porzione di territorio interna a un’a-
              rea più ampia già soggetta a vincolo di piano deve riguardarsi come un approfondi-
              mento, di maggior dettaglio, delle indicazioni provenienti da quest’ultimo.
                    Nel caso dei Trasporti, non dissimilmente da altri casi, gli strumenti pianifi ca-
              tori in vigore sono defi niti in base ai confi ni amministrativi sul territorio. La legisla-
              zione italiana prevede un Piano Generale dei Trasporti (PGT) che defi nisca le linee
              strategiche della politica di settore e gli scenari futuri della rete plurimodale che sup-

              porta i traffi ci internazionali e interregionali; le Regioni, poi, hanno l’obbligo di defi -
              nire un proprio Piano Regionale dei Trasporti (PRT) inerente la rete plurimodale de-
              putata alle relazioni interne ai confi ni della regione.
                    Oltre a questi strumenti pianifi catori generali, che come abbiamo appena det-
              to, coordinano la gestione complessiva del sistema dei trasporti di una determina-
              ta area, esistono strumenti pianifi catori relativi alle specifi che modalità di trasporto,
              che possono essere considerati strumenti con i quali gli organismi preposti alla ge-
              stione delle infrastrutture organizzano le proprie attività future. Quasi sempre tali or-
              ganismi sovrintendono a sistemi infrastrutturali di valenza nazionale; sussiste, quin-
              di, un dualismo tra il PGT e questi piani di settore.
                    Scendendo ancora nella scala dei confi ni amministrativi del territorio, si giun-
              ge ai Piani Urbani per la Mobilità Sostenibile (PUMS). Nell’accezione riconosciuta
              dalle Linee Guida aggiornate nel 2019 e fatte proprie dalla DG MOVE della Com-
              missione europea già nella prima edizione del 2013, un Piano Urbano della Mobilità
              Sostenibile è un piano strategico che si propone di soddisfare la variegata doman-
              da di mobilità delle persone e delle imprese nelle aree urbane e peri-urbane per mi-
              gliorare la qualità della vita nelle città. Il PUMS integra gli altri strumenti di piano esi-
              stenti e segue principi di integrazione, partecipazione, monitoraggio e valutazione.
                    Le  linee  guida  europee,  inoltre,  defi niscono  quale  fi nalità  principale  di  un
              PUMS quella di creare un sistema urbano dei trasporti che persegua almeno i se-
              guenti obiettivi:

               (71)  Rupprecht Consult (editor) - Guidelines for Developing and Implementing a Sustainable Urban
                   Mobility Plan. Second Edition - Köln, 2019.

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