Page 23 - Trasporti e ambiente
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C COMPONENTI AMBIENTALI
Stefano Ricci
C1 COMPONENTI AMBIENTALI E CATEGORIE FONDAMENTALI DI INTERESSE
Il numero di elementi presenti nell’ambiente è eccezionalmente elevato. Si
rende pertanto necessario ricondurre questa molteplicità a un numero limitato di ca-
tegorie, suffi cientemente comprensive e omogenee. Si introducono allora le compo-
nenti ambientali, che costituiscono la naturale articolazione in settori degli studi am-
bientali ai vari livelli.
L’individuazione di componenti ambientali distinte e l’esecuzione di specifi che
analisi di componente, debbono tuttavia costituire soltanto un’articolazione strumen-
tale dello studio di impatto, che deve in ogni caso fondarsi su una visione olistica del
sistema ambiente. Il processo di valutazione richiede la ponderazione dei diversi im-
patti settoriali, appunto sulle componenti. A tal fi ne, esse possono essere ricondotte a
un numero ristretto di categorie, che nel capitolo A sono state discusse, giungendo a
e
estetico-culturali
individuarle nei valori ecologici, estetico-culturali e socio-economici.
estetico-culturali
Le direttive europee propongono da sempre una defi nizione dell’ambiente
molto estesa (63), da cui scaturisce la necessità valutare gli impatti su una moltepli-
cità di soggetti:
• uomo, fl ora e fauna,
• suolo, acqua, aria, clima e paesaggio,
• beni materiali e patrimonio culturale.
La normativa italiana (64) (65) esprime una valutazione più restrittiva del con-
cetto di ambiente: vengono infatti considerati gli aspetti fi sici (atmosfera, ambiente
idrico, suolo e sottosuolo, rumori e vibrazioni, radiazioni ionizzanti) e gli aspetti bio-
logici (vegetazione, fl ora, fauna, ecosistemi); tra gli aspetti antropici si possono con-
siderare la salute umana e il paesaggio, inteso nei suoi aspetti morfologici e nella
identità delle comunità umane interessate e dei relativi beni culturali. Questa nor-
mativa non menziona pertanto, in forma esplicita, gli impatti economico-sociali, che
trovano invece ampia considerazione nella valutazione della fattibilità dei progetti.
Tali classifi cazioni appaiono talora ridondanti, allorché considerano come
componente ambientale a sé stante gli ecosistemi, che costituiscono associazio-
ni, seppure dotate di una specifi ca identità, di più componenti elementari (ambiente
geologico, idrico e biologico). La normativa, inoltre, non opera una distinzione net-
ta tra le componenti e i fattori ambientali; rumore, vibrazioni e radiazioni dovrebbe-
ro essere infatti inclusi nella seconda categoria ed essere a loro volta ricompresi in
altre componenti.
Il modello proposto in (66) supera le limitazioni della legislazione assumendo
un modello di sistema ambientale articolato in sei sottosistemi (o componenti):
(63) Consiglio della Comunità Economica europea - Direttiva 85/337, concernente la valutazione
dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati - Bruxelles, 1985.
(64) Repubblica Italiana - Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 agosto 1988, n. 377,
Regolamentazione delle pronunce di compatibilità ambientale di cui all’art. 6 della legge 8 luglio
1986, n. 349 recante istituzione del Ministero dell’ambiente e norme in materia di danno ambien-
tale - Roma, 1988.
(65) Repubblica Italiana - Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 dicembre 1988, Nor-
me tecniche per la redazione degli studi di impatto ambientale - Roma, 1988.
(66) Borgia E. (a cura di) - Studi d’impatto ambientale nel settore dei trasporti - Consiglio Nazionale
delle Ricerche. Progetto Finalizzato Trasporti 2, Ministero dell’Ambiente e della tutela del territo-
rio. Servizio Valutazione Impatto Ambientale - Roma, 2001.
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