Page 20 - Trasporti e ambiente
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B         SCENARIO NORMATIVO DI AMBIENTE E TRASPORTI




                    Sebbene, infatti, a livello globale l’Agenda ONU 2030 e l’Accordo di Parigi sui
              cambiamenti climatici, nel 2015, abbiano tracciato il percorso per la transizione ver-
              so un modello integrato e circolare della sostenibilità nelle sue diverse dimensioni
              (economica, ambientale, sociale e anche istituzionale), la mancanza di una eff etti-
              va visione integrata delle politiche, nonostante la più ampia prospettiva della tema-
              tica ambientale riconosciuta in ambito europeo già nel 2013 con il VII Programma di
              Azione Ambientale (27), ne ha incrinato la concreta attuazione (28).
                    La svolta appare invero segnata nel 2018 con l’estensione della visione con-
              divisa e olistica della ecosostenibilità al sistema fi nanziario europeo avviata con
              l’ambiziosa Strategia europea sulla fi nanza sostenibile (29). Tale Strategia insieme
              al citato Programma Green New Deal hanno così segnato il nuovo passo, la nuova
              tabella di marcia delle politiche e misure europee volte ad attuare concretamente gli
              obiettivi dell’Agenda ONU 2030.
                                                           concepito
                                                   europeo,
                                                                    come
                                                                               di
                                                                         Piano
                                        Green
                                        Green
                                              Deal

                                              Deal
                    L’obiettivo generale del Green Deal europeo, concepito come Piano di visione
              e trasformazione per il futuro dell’Europa, è infatti di integrare nelle politiche dell’U-
              nione europea gli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati nel 2015 con l’Agenda 2030
              per lo Sviluppo Sostenibile, l’Accordo di Parigi sul riscaldamento climatico per la ridu-
              zione di emissione di gas serra, e anche la fi nanza, dal 2020, con l’obiettivo specifi co
              della neutralità climatica dell’UE entro il 2050 e della tutela della biodiversità.
                    In tale quadro la grave crisi pandemica ha costituito l’elemento detonatore
              trasformando le (già) rinnovate indicazioni programmatiche in atti normativi vinco-
              lanti, i cui contenuti appaiono di rilevanza tale da delineare i prodromi di un cambia-
              mento storico (30).
                    L’attuazione del disegno di transizione ecologica europea, scandita da un
              considerevole numero di atti approvati nell’arco di poco più di un anno dalla Com-
              missione, dal Parlamento e dal Consiglio europei (31), sembra infatti contenere le
               (27)  Decisione 1386/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio “Su un nuovo Programma generale
                   di azione dell’Unione in materia di ambiente fi no al 2020”, signifi cativamente titolato “Vivere bene
                   entro i limiti del nostro Pianeta”. Tale Programma, anticipando molti degli Obiettivi dell’Agenda
                   ONU 2030, già evidenziava l’esigenza di un “raff orzamento della resilienza della società” come
                   fi nalità ultima.
               (28)  Nel Convegno su “La politica italiana e l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. A che punto
                         ,
                          svoltosi
                                               Deputati
                                             dei
                                       Camera
                                presso
                                     la
                   siamo?”, svoltosi presso la Camera dei Deputati il 27/2/2019, l’attuale Ministro E. Giovannini, al-
                   siamo?”
                                                                           E.
                                                                                     al-
                                                                             Giovannini,
                   siamo?”
                                                       27/2/2019,
                                                      il
                                                               l’attuale
                                                                     Ministro
                   lora Portavoce dell’ASVIS promotrice del medesimo Convegno, rilevava come “Nonostante il mi-
                   glioramento che si osserva in tanti indicatori globali (dell’Agenda ONU 2030) relativi a tematiche
                   economiche e sociali, non si è ancora determinata quella discontinuità culturale e di scelte stra-
                   tegiche necessaria per raggiungere, entro il 2030, i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile sui quali
                   tutti i leader del mondo si sono impegnati. Continua a mancare quindi una visione integrata delle
                   politiche”. Sul tema, sia consentito rinviare a R. Rota. Principi e istituti ecogiuridici per il governo
                   “rigenerativo” del territorio. Verso un green new deal, in Scritti in onore di E. Picozza, Giappichel-
                   li, Vol. I, 2019.
               (29)  Nella COMUNICAZIONE (COM 2018/97) dell’8 marzo 2018, la Commissione ha pubblicato il Pia-
                   no d’azione per fi nanziare la crescita sostenibile, lanciando un’ambiziosa strategia globale sulla
                   fi nanza sostenibile. Uno degli obiettivi fi ssati nel piano d’azione è il riorientamento dei fl ussi di ca-
                   pitali verso investimenti sostenibili fi nalizzato al raggiungimento di una crescita sostenibile e in-
                   clusiva. L’istituzione di un sistema di classifi cazione unifi cato per le attività sostenibili costituisce
                   l’azione più importante e urgente prevista dal piano d’azione: “il piano riconosce che lo sposta-
                   mento dei fl ussi di capitali verso attività più sostenibili deve fondarsi su una comprensione condi-
                   visa e olistica dell’ecosostenibilità delle attività e degli investimenti.”
               (30)  Cfr. G. Severini e U. Barelli, Gli atti fondamentali dell’Unione europea su “transizione ecologica”
                   e ripresa e resilienza”: prime osservazioni, in RGA, aprile 2021.
               (31)  Per una ricostruzione di tali atti si rinvia a G. SEVERINI e U. BARELLI, cit. Una sintesi del conte-
                   nuto dei vari documenti prodotti e del rapporto tra Green Deal e crisi COVID-19 può rinvenirsi nel-
                   la COMUNICAZIONE della Commissione del 20 maggio 2020, Strategia dell’UE sulla biodiversità
                   2030: “La recente pandemia di Covid-19 ci insegna quanto sia urgente intervenire per proteggere
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