Page 27 - Trasporti e ambiente
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D ARTICOLAZIONE DEGLI STUDI AMBIENTALI
Stefano Ricci
D1 PIANI E PROGRAMMI
D1.1 Generalità
Quando si parla di pianifi cazione di un sistema, si intende, in linea genera-
le, l’ottimizzazione di questo in presenza di vincoli (70). In realtà il termine pianifi ca-
zione andrebbe utilizzato per un’economia caratterizzata da un capitalismo di Sta-
to, ad esempio del tipo socialista; se ci si riferisce, invece, ad un sistema economi-
co caratterizzato dalla presenza di capitale privato e dal libero mercato, ad esempio
del tipo capitalista, dovremmo parlare piuttosto di programmazione.
La distinzione è importante, pur nell’astrazione di entrambi i modelli di econo-
mia:
• pianifi cata, dove si presuppone che si possa prevedere e stabilire l’uso dei fatto-
ri di produzione, tutti sotto il diretto controllo dello Stato;
• di libero mercato, dove è labile il confi ne tra ciò che può essere programmato e
ciò che viene lasciato al gioco delle forze economiche.
È tuttavia frequente l’uso dei due termini pianifi cazione e programmazione
come sinonimi, intendendo riferirci comunque ad un processo di ottimo condiziona-
to o meglio di ponderazione, comunque articolato in due momenti distinti:
• defi nizione del sistema nelle sue varie alternative,
• processo decisionale.
La prima fase consiste nella defi nizione funzionale degli elementi componenti
e delle relazioni fra essi; a tal fi ne è necessario eseguire: la defi nizione degli obiet-
tivi, un’analisi dell’esistente, un’analisi di previsione e il disegno delle diverse alter-
native di interventi organici e coordinati che conseguano gli obiettivi.
Il processo decisionale, che implica il confronto e la valutazione delle alterna-
tive, è di natura politica, coinvolge, cioè, giudizi di valore (il giusto, il vero, il bello); la
scelta dell’alternativa ottima si inquadra quindi in un ambito più vasto di quello pro-
priamente progettuale.
In tale quadro due principi fondamentali della programmazione dei trasporti
appaiono consolidati:
• interdipendenza e complementarità fra utilizzazione del territorio e struttura del
sistema di trasporto richiedono che i piani di assetto urbanistico e i piani di tra-
sporto vengano concepiti e realizzati in sintonia;
• scelte fi nalizzate al raggiungimento di obiettivi prefi ssati, che, nel settore pubbli-
co, non siano esclusivamente di tipo allocativo, ma anche di tipo distributivo.
Un piano dei trasporti è appunto un processo basato su strumenti di tipo logi-
co-matematico per individuare interventi e azioni atti ad ottimizzare il funzionamen-
to di una rete plurimodale di trasporto. Tuttavia, in virtù della molteplicità degli obietti-
vi che normalmente sono alla base di tale processo (massima effi cienza economica,
massima accessibilità al territorio, minima utilizzazione delle risorse energetiche, mi-
nimo impatto ambientale, ecc.) sarà di norma possibile solo l’individuazione di ottimi
relativi.
A seconda dell’ampiezza del periodo di tempo considerato e della consisten-
(70) Borgia E. (a cura di) - Studi d’impatto ambientale nel settore dei trasporti - Consiglio Nazionale
delle Ricerche. Progetto Finalizzato Trasporti 2, Ministero dell’Ambiente e della tutela del territo-
rio. Servizio Valutazione Impatto Ambientale - Roma, 2001.
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