Page 33 - Sistemi di trasporto pubblico locale
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E PORTI MARITTIMI E TERMINAL PER CONTAINER
NEL TRASPORTO INTERMODALE
E1 FUNZIONI OPERATIVE E INFRASTRUTTURE COSTITUENTI IL TERMINAL
CONTENITORI MARITTIMO
Il terminal container (o per contenitori) è l’infrastruttura dove vengono svolte
tutte le operazioni intermodali connesse al traffi co svolto tra navi di tipo cellulare,
navi lift-on/lift-off e il vettore terrestre (e viceversa) (68).
Le principali funzioni operative svolte nel terminal possono così riassumersi:
• scarico/carico dei contenitori da/a nave (con impiego delle gru);
• trasferimento dei contenitori a/da zone di deposito e deposito/prelievo dei conte-
nitori in/da zone di deposito;
• trasferimento dei contenitori a/da ferrovia e strada.
Queste funzioni principali sono servite e rese possibili da una rete seconda-
ria di servizi, talora indispensabili - come, per esempio: manutenzione, revisione e
pulizia dei contenitori e delle attrezzature, servizi e mezzi di calata - talora opzionali,
come le operazioni di “rottura” del carico e raccolta in container di piccole partite di
merce dette anche stripping, stuffi ng cargo.
La descrizione delle componenti del terminal può essere semplifi cata se pen-
siamo quest’ultimo costituito da sub-sistemi, ciascuno dei quali svolge le funzioni
sopra descritte. I sub-sistemi componenti il terminal possono essere così defi niti:
• banchina (quay oppure apron, in senso più esteso): sub-sistema infrastrutturale
dove vengono svolte le operazioni di scarico/carico dei contenitori dalla (alla)
nave;
• area di deposito (container storage o stacking area): sub-sistema infrastrutturale
dove viene svolto il deposito dei contenitori (bisogna precisare che in molti casi
viene indicato “container storage area” l’intero complesso di deposito formato
dall’area di smistamento o marshalling yard più l’area di deposito o storage area
soprascritta). Non sempre i sistemi di movimentazione utilizzati sono così fl es-
sibili da consentire un’attività promiscua di trasferimento e deposito del conteni-
tore. Esistono aree di deposito operanti con tecnologie fl essibili (straddle carrier
e reach stacker) ed aree operanti con tecnologie più rigide (rubber tyre gantry
crane e rail mounted gantry crane): in tal caso il trasferimento dei contenitori da
banchina a deposito avviene tramite trailer. Le aree di deposito dei container pos-
sono distinguersi in export/import: ulteriore discriminazione viene adottata per
depositi di contenitori vuoti (empty container storage area), ubicati in posizione
generalmente periferica se non esterna rispetto al terminal ovvero in prossimità
delle Container Freight Station (CFS). Le aree più vicine alla banchina sono zone
di breve giacenza (marshalling area, transit shed), all’opposto quelle più interne
(storage area) hanno tempi di giacenza più lunghi;
• subterminal ferroviario (railway terminal, truck/rail loading area): sub-sistema in-
frastrutturale per l’inoltro/ricezione di UTI dall’hinterland, su rotaia. È costituito
da una zona di deposito attivo per la movimentazione verticale dei contenitori
che devono essere caricati/scaricati su/da carro ferroviario ed aree adiacenti di
deposito, normalmente parallele al fascio dei binari (“operativi” e “di manovra”).
Il sub-sistema può essere talora esterno al terminal e non rientrare nei servizi o
facility off erte dalle società portuali;
(68) Per approfondimenti si rinvia a: Noli A., 1988
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