Page 30 - Ricostruzione incidenti stradali
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I Relazione conclusiva
richi che provengono da un privato, ma è anche vero che ciò consente di indicare,
fi n dalla premessa, in quale ambito si muoverà l'analisi ricostruttiva, sia in termini di
"ambientazione giuridica" e cioè se fi nalizzata ad un procedimento civile o penale,
sia in ambito di aspettative.
Come si è già più volte precisato l'analisi ricostruttiva non è mai un esercizio
scolastico fi ne a se stesso e premettere in maniera chiara lo scopo dell'analisi e
quindi anche dell'esposizione fi nale, consente all'analista ricostruttore di avere co-
stantemente chiari gli ambiti in cui è logico muoversi e gli approfondimenti che è lo-
gico e corretto sviluppare in quegli ambiti ed in quei limiti e consente all'utilizzatore
fi nale dell'analisi ricostruttiva, cioè al lettore della relazione, la consapevolezza di
ciò che dalla lettura di quella relazione si può aspettare.
Se lo scopo dell’analisi ricostruttiva è quello di dare un’indicazione di attendibili-
tà di certe ipotesi già prefi gurate, ad esempio, sarà corretto per l’analista ricostrutto-
re fermarsi nel momento in cui è in grado di dare riscontro a questa richiesta e cioè
di poter aff ermare l’attendibilità o meno di un’ipotesi che gli è stata già preliminar-
mente sottoposta ed a chi legge la relazione consentirà di sapere a priori che non
dovrà attendersi un’analisi ricostruttiva circostanziata e completa, bensì una sempli-
ce disamina di un’analisi premessa, con i soli approfondimenti che permetteranno di
aff ermarne la condivisibilità o meno.
È opportuno soff ermarsi sull'aspetto del quesito su cui si imposta l'attività rico-
struttiva prima e la relazione espositiva poi, molto rilevante sotto il profi lo procedu-
rale che da questo può derivare in ambito civile e/o penale.
Riportare un quesito nella premessa signifi ca sapere da subito che procedural-
mente non è consentito al consulente svolgere alcuna attività che abbia per scopo
il superamento dei limiti che quel quesito pone.
Se, ad esempio, come spessissimo accade in sede civile, il quesito fa esplicito
riferimento ad elementi e fatti già acquisiti agli atti, anche laddove questi elementi e
fatti risultassero insuffi cienti non è proceduralmente corretto se non a fronte di una
preventiva richiesta di estensione di quel quesito, indagare su fonti diff erenti e su
basi diverse da quelle in premessa.
Potrebbe addirittura essere invalidata la Consulenza Tecnica d'Uffi cio o la Pe-
rizia d'Uffi cio, laddove il consulente tecnico o il perito d'uffi cio avessero di loro ini-
ziativa "integrato" il quesito, anche se allo scopo di dare una risposta più completa
ed organica.
I2 ANALISI PREVENTIVE
Sotto questo titolo andranno riportate tutte le indagini che l'analista ricostrutto-
re svilupperà.
Dovrà perciò, prima di tutto, verifi care di quali elementi di giudizio ritiene di ave-
re necessità e quindi analizzare, sia per quanto attiene gli elementi già disponibili,
che per quanto attiene le indagini da svolgere, tutto ciò che darà una base tecnico-
scientifi ca al suo successivo operato.
Questa è la parte che più di ogni altra fornisce la traccia dell'attività operativa
che l'analista ricostruttore andrà a svolgere.
I3 ELEMENTI A DISPOSIZIONE
Si tratta dei dati di fatto da cui l’analista ricostruttore trarrà le proprie conside-
razioni.
Di questi elementi, che è opportuno richiamare in dettaglio, si dovrà indicare la
provenienza (dalla verbalizzazione delle autorità inquirenti intervenute, oppure ...
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