Page 21 - Ricostruzione incidenti stradali
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D TESTIMONIANZE
Sarebbe sbagliato considerare le testimonianze o le dichiarazioni delle parti alla
stregua dei rilievi, ma sarebbe ancor più sbagliato non dedicare al loro esame la do-
vuta e soprattutto corretta attenzione.
Con questo termine si intende soprattutto che l'esame delle dichiarazioni testi-
moniali deve essere condotto avendo almeno una conoscenza di base della loro
valenza, che nasce soprattutto dalla conoscenza della loro affi dabilità documentale.
D1 COME SI FORMA UNA TESTIMONIANZA
Per l'analista ricostruttore le testimonianze e le dichiarazioni delle parti hanno
un rilievo marginale nell'ambito della ricostruzione degli incidenti stradali, tanto che
deve considerarle più come semplici indicazioni per la verifi ca della chiave di lettura
nella comparazione con gli elementi oggettivi, come, le tracce, le deformazioni dei
mezzi, le posizioni di quiete, ecc.
Purtroppo, non è così per gran parte dei giudizi, nei quali il giudice da alle te-
stimonianze, soprattutto di testi estranei, una valenza quasi assoluta, che potrebbe
addirittura oscurare una corretta, completa, analitica e circostanziata ricostruzione
cinematica, con tutte le prove del caso.
Forse è proprio questo il principale motivo per cui comunque le testimonianze e
le dichiarazioni devono essere esaminate: perché il non aver dato conto delle mo-
tivazioni per cui non si è ritenuto di dar credito ad alcune dichiarazioni testimoniali
o dichiarazioni delle parti non possa indurre ad invalidare una ricostruzione che ha
invece tutte le premesse per essere ritenuta corretta.
Uno dei primi convegni organizzati dall'associazione degli esperti nella ricostru-
zione degli incidenti stradali è stato dedicato proprio all'analisi delle testimonianze e
con l'ottica che nel seguito verrà meglio precisata.
Il titolo di quel convegno è senz'altro molto signifi cativo: "il restauro della testi-
monianza".
Qualcuno ha voluto interpretare il titolo come l'intenzione di "forzare" le dichiara-
zioni testimoniali per far dire loro ciò che esplicitamente non avrebbero detto.
In realtà il titolo ha proprio il signifi cato vero di "restauro", cioè quello di riporta-
re le dichiarazioni alla loro reale portata, ovvero restaurarle nel senso di collocarle
correttamente per quello che la testimonianza può eff ettivamente signifi care.
In questo processo è fondamentale l'aspetto psicologico del meccanismo testi-
moniale, cioè come si forma una testimonianza.
Questo è l'aspetto che, almeno nelle sue linee generali, l'analista ricostruttore
deve conoscere.
In quella circostanza (42) ed anche in successivi incontri, fi nalizzati agli analisti
ricostruttori, in particolare il prof. Alessandro Antonietti, direttore del Dipartimento di
(42) In sede di convegno si svolse anche un esperimento particolarmente interessante, che si illustra
perché esemplifi cativo oltre ogni spiegazione: venne proiettato un fi lmato con una simulazione rico-
struita al computer di un incidente e subito dopo una metà circa dei partecipanti al convegno ven-
nero invitati a lasciare la sala del convegno, accompagnati da uno dei relatori ed intrattenuti sepa-
ratamente per alcuni minuti.
Ai colleghi rimasti in sala venne chiesto di rispondere a una serie di quesiti, posti con un formula-
rio, relativi all'incidente appena visto con la premessa "siete degli specialisti nell'analisi ricostruttiva
e quindi i più indicati a dare risposte in quest'ottica; avete avuto occasione di vedere l'andamento
dell'incidente nel migliore dei modi in quanto addirittura proiettato in fi lmato e quindi fornendovi tut-
te le possibilità di vederne ogni aspetto, ben più di quanto possa fare un normale testimone di un
incidente".
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