Page 18 - Ricostruzione incidenti stradali
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C Analisi dei rilievi
di rilevare e collocare nell'ambito di una planimetria già esistente un particolare tra-
scurato o un particolare mal posizionato in precedenza.
Senza bisogno di alcuna attrezzatura, se non una cordella metrica, il più sem-
plice dei metodi di rilievo è quello della triangolazione, più correttamente si dovreb-
be dire per trilaterazione.
È il metodo più frequentemente utilizzato per i rilievi metrici e si basa sulla indi-
viduazione dei punti attraverso la costruzione di un triangolo a partire da una base
certa.
Individuata e defi nita la posizione di due punti ben rilevabili sulla sede stradale,
possibilmente a partire da elementi certi stabili, si individua il punto da misurare at-
traverso le due distanze rilevate dai due punti base.
Questo è quanto abitualmente viene fatto da quasi tutte le autorità inquirenti,
tuttavia, a volte non viene poi dalle stesse verifi cato con il procedimento inverso,
cioè quello di utilizzare i rilievi così eseguiti per riportare su carta, cioè in planime-
tria, le posizioni.
Se questo venisse fatto, più frequentemente di quanto si creda consentirebbe
alle stesse autorità inquirenti di riscontrare la presenza di errori o anomalie o co-
munque incongruenze che rendono diffi coltoso o impossibile il posizionamento gra-
fi co di quanto rilevato sulla sede stradale.
Per questo sono necessarie una serie di indicazioni ed al termine dell'esposi-
zione sono riportati una serie di errori metodologici frequenti, apparentemente "in-
nocenti" ma in realtà tali da falsare o rendere ineffi cace il rilievo.
È indubbio che i rilievi eff ettuati dal perito ricostruttore devono essere assogget-
tati alla stessa certezza di riscontro e di oggettivazione (cioè di ripetibilità verso ter-
zi) dei rilievi eff ettuati dalle autorità, per cui è non solo opportuno, ma indispensabile
che siano note le modalità con cui sono stati eseguiti.
Anche se oggi sempre più frequentemente i rilievi sono eseguiti con tecnologie
ben più avanzate, nel seguito ci si riferirà comunque al metodo della trilaterazione,
anche perché rilievi con tecnologie avanzate danno già suffi ciente garanzia di cor-
rettezza.
È molto importante che venga riportato, ad esempio, il posizionamento corretto
dei punti base: sulla linea bianca di delimitazione della carreggiata, precisando se
sul margine interno, esterno o al centro della linea, o sul bordo esterno del nastro
asfaltico, ad esempio.
Importantissimo anche conoscere il momento del rilievo: a distanza di ... gior-
ni e lo stato che si presenta: con tracce rilevabili con riferimento a ... (riferendosi ai
rilievi delle autorità inquirenti di cui il rilievo del perito intende essere integrativo).
Se lo stato dei luoghi lo consente ancora è fondamentale rilevare l'area in cui
sono presenti le tracce della collisione: diffi cilmente saranno ancora presenti detri-
ti, terriccio, ecc., ma spesso saranno ancora rilevabili abrasioni sull'asfalto o su altri
elementi come muretti di delimitazione o sicurvia ed abbastanza spesso tracce re-
sidue di liquidi dei radiatori o di olio.
Accade molto spesso, che proprio per la presenza di una eccessiva diff usione
e distribuzione di elementi attestanti l'area d'urto, terriccio sparso per molti metri, li-
quidi, frammenti di vetro, frammenti di plastiche distaccatesi, l'autorità inquirente in-
tervenuta dichiari genericamente "non è stato possibile identifi care il punto d'urto".
Si tratta di un'aff ermazione che può essere senz'altro corretta, ma che dovreb-
be essere integrata dalla identifi cazione dell'area in cui è presente questa abbon-
danza di detriti o parti conseguenti alla collisione e che comunque non deve pre-
scindere dal rilievo della posizione dei particolari identifi cabili, identifi candoli oppor-
tunamente.
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