Page 68 - Istruttori e insegnanti di autoscuola
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R1      ELEMENTI DI FISICA - MECCANICA



                     doppia la sua velocità avrà un’energia cine-  richiedono anche l’indicazione della direzio-
                     tica quattro volte più grande, e se la velocità   ne e del senso (o verso). La forza è una gran-
                     triplica l’energia sarà nove volte più grande.  dezza vettoriale.
                    Nel caso di urto di un veicolo, l’energia mec-  Pur se non è stato ancora enunciato il con-
                     canica posseduta dall’autoveicolo:  cetto di forza, l’esempio che segue può ugual-
                     -  prima dell’urto è pari alla sua energia ci-  mente essere compreso.
                       netica,                              È noto che se si vuole spostare un tavo-
                     -  dopo l’urto è uguale a zero.    lo, occorre spingerlo. Non basta però conosce-
                    Ciò  perché  l’automobile  si  è  fermata  do-  re l’intensità della forza (numero) e l’unità di mi-
                     po l’urto. L’energia però non è scomparsa,   sura della forza per capire come il tavolo si è
                     ma si è trasformata. Una parte dell’energia è   spostato. Infatti, se si spinge:
                     stata spesa in un lavoro di deformazione o di   •  su di un lato si avrà uno spostamento;
                     rottura dell’auto e una parte si è trasformata   •  sul lato opposto, si avrà uno spostamento
                     in energia termica durante la deformazione  nel senso opposto (verso)
                    Energia cinetica = lavoro di deformazione +   •  su uno degli altri due lati, si avranno ancora
                     energia termica                      spostamenti diversi.
                    Poiché l’energia cinetica, come già detto, cre-  Si vede che pur impegnando la stessa intensi-
                     sce con il quadrato della velocità, la deforma-  tà di forza, nei quattro casi ipotizzati, si avran-
                     zione diventa notevole a grandi velocità.  no quattro spostamenti diversi. Volendo indivi-
                  •  Proporzione inversa tra due grandezze  duare univocamente lo spostamento si dovran-
                    Si definisce inversa una relazione in cui   no quindi stabilire, oltre al numero e all’unità
                     due grandezze assumono valori il cui pro-  di misura, anche altri due elementi:
                     dotto è costante.                  •  direzione e
                    Un esempio è l’equazione del moto rettilineo   •  verso.
                     uniforme S = V t.
                    A parità di spazio da percorrere, se:  R1.2   SISTEMI DI RIFERIMENTO
                    -  si raddoppia la velocità, si dimezza il tem-  Per poter definire il moto di un corpo o di un
                       po di percorrenza,               punto materiale è necessario conoscere la sua
                    -  si triplica la velocità, il tempo di percor-  posizione in funzione del tempo in un determi-
                       renza diventa la terza parte.    nato sistema di riferimento, ad esempio le sue
                   Velocità dell’auto (x)   Tempo impiegato (y)   coordinate x(t), y(t), z(t) in un sistema di riferi-
                   espressa in km/h  espresso in ore    mento cartesiano.
                   20 km/h          24 ore                  A seconda del moto che si studia si può ri-
                   40 km/h          12 ore              correre ad un sistema:
                   60 km/h          8 ore               •  monodimensionale, nel caso ad esempio di
                   80 km/h          6 ore                 un moto rettilineo uniforme, in cui il moto del
                                                          punto avviene lungo una retta e può essere
                   R1.1.2   Grandezze scalari e           descritto tramite una sola coordinata x(t);
                            vettoriali                  •  bidimensionale, può  essere  descritto tra-
                                                          mite due coordinate;
                      Si  definiscono  grandezze scalari quel-  •  tridimensionale, può essere descritto tra-
                  le che vengono individuate dal numero che   mite tre coordinate.
                  esprime la loro misura (intensità o modulo) e   La scelta di un sistema di riferimento car-
                  dalla unità di grandezza scelta. Il tempo è una   tesiano, sebbene sia la più comune, non è l’u-
                  grandezza  scalare.  Per  definirlo  basta  infatti   nica, infatti esistono altri sistemi di riferimento,
                  esprimere un numero e l’unità di misura. Dicen-  che a seconda del moto da descrivere, posso-
                  do 30 (numero) secondi (unità di misura), si in-  no essere più idonei, quali ad esempio i siste-
                  dividua esattamente e compiutamente la gran-  mi di riferimento basati su coordinate pola-
                  dezza fisica alla quale ci si riferisce.  ri. Le coordinate polari di un punto nel piano so-
                      Si definiscono grandezze vettoriali quelle   no r(t) e θ(t) dove r è la distanza del punto dal
                  che non si possono completamente indivi-  polo O e θ è l’angolo formato da r con un asse
                  duare da un numero e dall’unità di misura, ma   di riferimento.


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