Page 33 - Tachigrafi: uso e alterazioni
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               G     ALTERAZIONI TACHIGRAFO DIGITALE
                     (296) Gianluca Rossi • Rudi Zucchelli • Giandomenico Protospataro

               G1  MANOMISSIONI O ALTERAZIONI DEI TACHIGRAFI DIGITALI

                   I tachigrafi  digitali sono più diffi cili da manomettere o da alterare in quanto, in fase costruttiva,
               sono stati dotati di opportuni sistemi di autodiagnosi e di protezione che limitano la possibilità di far
               ricorso alle alterazioni già illustrate per i tachigrafi  analogici. Infatti:
               •  le manomissioni meccaniche non sono possibili perché il tachigrafo non ha scriventi né altre
                 parti meccaniche manipolabili;
               •  le alterazioni elettroniche sopraindicate (frapposizione di dispositivi che modifi cano gli impulsi
                 emessi dal trasmettitore) non possono essere installate perché il sensore di movimento ha una
                 propria codifi ca crittografi ca che, per poter funzionare correttamente, deve essere costante-
                 mente riconosciuta dal tachigrafo.
                   Invece altre alterazioni quali la modifi ca del rapporto al ponte (v. § E5), della sostituzione dei
               pneumatici (v. § E11), della calamita (v. § G7), sono utilizzate anche per l’alterazione dei tachigrafi
               digitali.
                   Prima di analizzare dettagliatamente le varie alterazioni riscontrabili più frequentemente
               nell’analisi dei tachigrafi  digitali occorre premettere che gran parte di queste operazioni sono rile-
               vabili direttamente o indirettamente dall’esame dei dati memorizzati dal tachigrafo. Attraverso un
               accurato esame delle stampe prodotte dal tachigrafo stesso, l’operatore di polizia può accertarne
               la presenza o rilevarne dati sintomatici caratteristici che possono consigliare un più accurato esa-
               me presso un centro tecnico autorizzato.
                   Ogni tentativo di violazione della sicurezza del tachigrafo e dei relativi componenti elettronici
               (modifi che al sensore, apertura della scatola del tachigrafo, manomissione del software) dovrebbe
               essere oggetto di registrazione nella memoria del tachigrafo e, se è inserita una carta tachigrafi ca,
               anche nella memoria della carta stessa; questa anomalia, quindi, può essere rilevata attraverso
               una stampa di “anomalie e guasti” del tachigrafo e della carta del conducente. La presenza di tali
               allarmi deve indurre ad una verifi ca accurata dell’integrità dei sigilli e può costituire legittimo so-
               spetto che autorizza l’operatore addetto al controllo a condurre il veicolo presso un centro tecnico
               autorizzato per eff ettuare un più accurato controllo della funzionalità del tachigrafo e di eventuali
               manomissioni dello stesso.
                   Per la complessità e la durata di tali operazioni, è opportuno che l’operatore di polizia stradale
               sia egli stesso in grado di rendersi conto del tipo di alterazione da ricercare per semplifi care e
               velocizzare l’accertamento come approfonditamente spiegato nell’introduzione alle alterazioni del
               tachigrafo analogico (v. § E).












               Registrazione della violazione della sicurezza - stampa dell’attività dalla memoria del veicolo










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