Page 39 - Ricostruzione incidenti stradali
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N Casistiche da esemplifi care
Certamente non ci si può fermare qui, nell'ambito di un'analisi ricostruttiva.
Vediamo allora quale può essere la sequenza degli approfondimenti.
Il primo dovrà essere quello di verifi care che cosa hanno dichiarato i conducenti
dei veicoli ed in particolare il conducente del veicolo che si è immesso.
Le possibilità sono sostanzialmente tre:
a) non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito all'avvistamento: l'analista
ricostruttore dovrà comunque svolgere tutti gli approfondimenti fi nalizzati a com-
prendere quale fosse l'opportunità per i conducenti dei due mezzi di avvistarsi e
di tenere comportamenti diversi da quelli tenuti, cioè dovrà indagare sui compor-
tamenti dei conducenti di entrambi i mezzi.
L'unica cosa che verrà a mancare sarà la comparazione tra i comportamenti che
avrà individuato al termine degli approfondimenti e la dichiarazione rilasciata, in
quanto questa dichiarazione non c'è.
Non potrà, quindi, l'analista ricostruttore, esimersi dal ricostruire la velocità tenuta
dal veicolo che procedeva lungo la strada prioritaria, soprattutto al fi ne di identi-
fi care i tempi tra l'immissione e l'urto e questo con un'indagine che coinvolge en-
trambi i conducenti, ricostruendo la velocità del veicolo che percorre la strada pri-
oritaria (veicolo B) e ricostruendo i tempi di avanzamento del veicolo A, cioè del
veicolo in fase di immissione.
Potrà poi ricavare la distanza a cui si veniva a trovare il veicolo B nel momento in
cui il veicolo A oltrepassava la linea di arresto.
Ovviamente per tutte queste analisi ci sarà necessità di dati oggettivi a cui affi -
darsi, come, ad esempio, poter ricostruire ragionevolmente se il veicolo A si è im-
messo da fermo o se si è immesso comunque con una certa velocità già preesi-
stente, cioè senza discontinuità rispetto all'arrivo alla linea di arresto e soprattutto
se vi sono elementi per potere ricostruire in che modo si è immesso e cioè con
quale accelerazione, se è partito da fermo, o con quale velocità se si è immesso
in modo continuo, senza fermata.
Già qualora si potesse aff ermare che il veicolo A si è immesso partendo da fermo
dalla linea di arresto si avrebbe un punto iniziale di approccio all'analisi ricostrut-
tiva interessante, dal momento che comunque si tratterebbe di variazioni di ve-
locità legate esclusivamente all'accelerazione con cui quel mezzo si è immesso
e quell'accelerazione ha una variabilità per cui, nell'ambito di uno spostamento
modesto come quello che normalmente si realizza immettendosi da una laterale
fi no al momento della collisione con veicolo che proviene da sinistra, comporta
diff erenze di valutazioni non particolarmente rilevanti.
Fermiamoci, per il momento, con l'analisi di questa ipotesi, che riprenderemo in
quanto di fatto il proseguimento dell'analisi ricostruttiva potrebbe e dovrebbe es-
sere lo stesso anche per le altre situazioni;
b) dichiarazione rilasciata dal conducente del veicolo A, che si è immesso, di
non avere visto nessuno sulla strada prioritaria e quindi di essersi immes-
so in quanto non vi era nessun veicolo a cui dare la precedenza: ovvio che in
questo caso la prima delle indagini da svolgere è quale sia, dal punto di immissio-
ne, l'eff ettiva distanza di visuale, cioè fi no a quale distanza si percepisce la sede
stradale, potendone rilevare la presenza di veicoli sopraggiungenti.
Pacifi co che se tale distanza di avvistabilità possibile è di 150 o più metri è impro-
ponibile la dichiarazione rilasciata dal conducente del veicolo A, a meno di un'e-
vidente ammissione di insuffi ciente attenzione in quella direzione.
Non ci si potrà comunque esimere dal calcolo della velocità attribuibile al veico-
lo B sopraggiungente lungo la strada prioritaria, ma il calcolo di questa veloci-
tà potrà essere eff ettuato anche con ampia approssimazione, cioè potrà essere
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