Page 24 - Sicurezza in galleria
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C Fattore umano in galleria
Nel caso delle gallerie si aggiunge un ulteriore aspetto importante: il comporta-
mento che assumono gli utenti di fronte ad una situazione di crisi. Ciò che preve-
dono i regolamenti e viene assunto dai progettisti è che l’utente abbandoni la sua
macchina e si avvii a piedi verso le uscite di emergenza. L’esperienza ha dimostra-
to, però, che il comportamento degli utenti è spesso molto diverso da quello atteso.
Essi preferiscono attendere all’interno dei veicoli o abbandonare la galleria con il
proprio veicolo, oltrepassando il punto ove è in corso l’evento critico oppure facendo
inversione di marcia (anche in gallerie monodirezionali!), oppure ancora proceden-
do a marcia indietro.
Per superare il gap esistente tra comportamenti attesi e reali in una situazione
di emergenza in galleria occorre piuttosto adattare le attrezzature e le misure di
sicurezza agli utenti, che il contrario. Ovviamente, anche altre misure aggiuntive
debbono essere messe in atto allo stesso scopo, basate sull’istruzione dei guidatori
sui principi dell’evacuazione e rendendo loro più consapevoli del funzionamento in
emergenza di una galleria.
C2 PERCORRENZA DELLE GALLERIE IN CONDIZIONI DI NORMALE
CIRCOLAZIONE
Il comportamento degli utenti durante la percorrenza delle gallerie stradali può
essere in primo luogo infl uenzato da una particolare sensibilità agli ambienti chiusi,
che induce ansia e paura, fi no a rendere impossibile l’utilizzo dell’infrastruttura da
parte di utenti claustrofobici. È perciò importante consentire agli utenti di scegliere
di percorrere deliberatamente la galleria, avvisandoli, mediante indicazioni segnale-
tiche, della presenza di una galleria lungo il tratto di strada a seguire, prima dell’ul-
tima intersezione o svincolo disponibile. La segnaletica da disporre per attuare tale
indicazione è, tra l’altro, utile per poter eventualmente gestire il transito in galleria di
veicoli trasportanti merci pericolose.
In avvicinamento ad una galleria è stato dimostrato che gli utenti concentrano
la loro attenzione sull’ingresso del tunnel prima di entrarvi eff ettivamente [2], [3].
Lungo il tratto di 150 - 200 m precedente il portale di ingresso hanno già lo sguardo
concentrato sull’ingresso del tunnel, con conseguente perdita delle informazioni se-
gnaletiche che sono poste troppo in prossimità dell’imbocco stesso. La segnaletica
verticale di indicazione posta sul bordo dalla piattaforma stradale deve quindi esse-
re anticipata rispetto all’imbocco della galleria.
Studi condotti in occasione del progetto UPTUN [4] hanno messo in evidenza
che l’ingresso in galleria produce un sensibile incremento della frequenza cardiaca
degli utenti. L’interpretazione di tale evidenza non è univoca, ma sta comunque a
dimostrare una motivazione fi sica al cosiddetto “eff etto imbocco” che si riscontra at-
traverso una riduzione della velocità di percorrenza [5] ed una tendenza degli utenti
a spostarsi verso il centro della carreggiata quando la distanza del rivestimento
della galleria dal bordo della carreggiata è piccola in confronto con la distanza degli
ostacoli laterali nei tratti all’aperto (v. paragrafo B3).
Un design opportunamente studiato del portale, un’adeguata illuminazione
dell’imbocco ed il mantenimento della sezione trasversale in galleria uguale a quella
dei tratti all’aperto consentono di ridurre l’eff etto imbocco.
Nella percorrenza all’interno della galleria, lo spazio stradale è spesso percepito
come scuro, stretto e rumoroso. In uno studio norvegese [6] sono stati evidenziati due
aspetti responsabili del conseguente stato d’ansia degli utenti: la paura di urtare le
pareti del tunnel, il marciapiede, un oggetto o altri veicoli ed il terrore di poter rimanere
coinvolti in situazioni pericolose, quali incendi o crolli.
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