Page 23 - Sicurezza in galleria
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C FATTORE UMANO IN GALLERIA
Lorenzo Domenichini • Flavio Janeiro Caputo
Il ricorso a tracciati in galleria per risolvere problemi legati all’orografi a dei luo-
ghi, all’ambiente o al consumo di territorio comporta spesso un notevole incremento
della lunghezza delle gallerie.
La galleria stradale più lunga al mondo fi no ad ora realizzata è quella del La-
erdal in Norvegia, che misura complessivamente 24,5 km, mentre 14 gallerie su-
perano, al presente, i 10 km di lunghezza. Tra queste rientrano in Italia le gallerie
transfrontaliere del Frejus (12,9 km), del Monte Bianco (11,6 km) e la galleria del
Gran Sasso (10,2 km) (v. paragrafo A2).
La percorrenza di tratti stradali in galleria, soprattutto se di notevole lunghezza,
e la constatazione che il comportamento alla guida degli utenti all’interno dell’am-
biente confi nato della galleria è diverso rispetto all’aperto, induce a dover tenere
nella dovuta considerazione (quando si progetta una nuova opera o si analizza una
galleria in esercizio) gli aspetti legati al Fattore Umano in galleria.
Occorre al riguardo distinguere la situazione di guida in condizioni di normale
percorrenza ed il comportamento degli utenti sotto lo stress di condizioni di emer-
genza.
Gli aspetti da considerare riguardano i tre momenti di avvicinamento alla galle-
ria, di percorrenza del tratto interno e di uscita dalla galleria.
L’interesse per l’analisi dell’infl uenza del Fattore Umano sulla sicurezza in galle-
ria si è sviluppato relativamente di recente con il contributo importante off erto dalle
tecniche sperimentali di simulazione in realtà virtuale. Mediante questi strumenti è
possibile verifi care le relazioni che intercorrono tra le caratteristiche dell’ambiente
galleria, attrezzato con tutti i sistemi e gli ausili alla guida che le moderne tecnologie
rendono disponibili, e le capacità percettive e logiche dell’utente alla guida, tenuto
conto delle limitazioni proprie dell’essere umano.
C1 FATTORE UMANO
Il termine “Fattore Umano”, introdotto nell’ingegneria industriale sin dal 1930, è
un termine tecnico con il quale si intende fare riferimento al fatto che le caratteristi-
che di natura psicologica e fi siologica dell’essere umano, impegnato nella gestione
operativa di macchine o impianti, sono naturalmente limitate e ciò, in determinate
situazioni, può diventare rilevante per il corretto funzionamento dei sistemi. Il ter-
mine comprende tutte le attività che intervengono nello sviluppo dei compiti tecnici
affi dati agli operatori e che possono essere infl uenzate dalle limitazioni percettive,
di linguaggio, di memoria e di capacità cognitiva degli stessi.
Nel parlare di Fattore Umano ci si riferisce alle limitazioni che sono permanenti
in tutte le persone e non conseguenti a stati psicologici o fi siologici particolari e
temporanei dovuti, per esempio, all’ingestione di alcool, di sostanze stupefacenti, di
farmaci oppure a particolari stati di ansia o di stress.
Con riferimento alle infrastrutture stradali, tener conto del Fattore Umano vuol
dire valutare l’infl uenza che le dette limitazioni possono avere nello sviluppo delle
attività di guida, da cui possono derivare errori operativi che, se non corretti, dege-
nerano in incidenti.
Nel particolare ambiente della galleria, tener conto del Fattore Umano vuol dire
assicurare che i sistemi e i processi che interagiscono con gli utenti alla guida siano
concepiti e progettati in modo consistente con le capacità e le limitazioni dei condu-
centi e del personale a cui è affi dato il controllo operativo del sistema [1].
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