Page 39 - Esaminatori della Motorizzazione
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COMUNICAZIONE IN GENERALE
Paolo Bologna
In ogni aspetto, in ogni momento della gni di viaggio accolgono il messaggio, lo con-
nostra vita, consapevoli o inconsapevoli, sia- fermano e lo rinforzano (“bene; lo stesso vale
mo soggetti attivi e passivi della comunica- per me nei tuoi confronti”).
zione. Un concetto, che proprio per la sua tra- Ma anche le immagini sono decisi mezzi
sversalità, è diffi cile da inquadrare in una corni- di comunicazione (basti pensare alla pubblici-
ce adeguata, con una defi nizione che sia da un tà, o all’impatto che hanno le slides nel corso
lato signifi cativa, dall’altro valida in ogni con- di un convegno).
testo. La parola deriva la sua origine dal lati- Altrettanto fanno i suoni: un brano musica-
no cum = con e munire = legare insieme, forti- le può comunicare un senso di pace e disten-
fi care, e poi munus = il dono che lega donan- sione o un forte senso di eccitazione a secon-
te e ricevente. da della sua natura.
Il concetto di comunicazione comporta in-
fatti la presenza di un’interazione tra soggetti I1.2 MEZZI DI COMUNICAZIONE
diversi: si tratta in altri termini di una attività che Il mezzo principe della comunicazione è la
presuppone un certo grado di cooperazione. parola. Tra due o più soggetti il linguaggio è il
Ogni processo comunicativo avviene in primo legame bidirezionale. Ma anche il corpo,
entrambe le direzioni e, non si può parlare di la gestualità, l’espressione del viso o del cor-
comunicazione laddove il fl usso di segni e di in- po, l’abbigliamento sono tutti mezzi attraverso i
formazioni sia unidirezionale. Se uno può par- quali si fa comunicazione.
lare a molti senza che questi abbiano la ne- Questa può essere diretta, tra individui, o
cessità di ascoltare, siamo in presenza di una mediata da strumenti come il computer, la ra-
semplice trasmissione di segni o informazioni. dio, la televisione, la carta stampata. Ma in que-
In defi nitiva, la comunicazione consiste nel- sti ultimi casi diventa unidirezionale in quanto è
la trasmissione di un messaggio da un emitten- in relazione non diretta tra individui, ma media-
te ad un ricevente e nella reazione di questi al ta da strumenti che non consentono interattivi-
messaggio. Reazione che può essere più o me- tà (tranne, in alcuni casi, il computer). Quindi,
no visibile o che può manifestarsi nel tempo. più che di comunicazione possiamo parlare di
trasmissione di informazioni.
I1.1 MODI DI COMUNICAZIONE
Molteplici i canali attraversi i quali viaggia la I1.3 MODELLO FORMALE DI
comunicazione: parole, gesti, immagini, suoni. COMUNICAZIONE
Ogni persona usa, a volte consapevol- Diversi gli elementi che concorrono a rea-
mente, a volte inconsapevolmente più di un lizzare un singolo atto comunicativo:
modo in contemporanea. • emittente: la fonte delle informazioni eff et-
La comunicazione, comunque, per pro- tua la codifi ca di queste ultime in un mes-
pria natura è sempre bidirezionale: anche in saggio;
un monologo, chi parla ottiene dalla contropar- • ricevente: accoglie il messaggio, lo decodi-
te un feedback continuo, foss’anche il messag- fi ca, lo interpreta e lo comprende;
gio non verbale, negativo: “parla quanto vuoi, • codice: parola parlata o scritta, immagine,
io non ti ascolto”. tono impiegata per “formare” il messaggio;
Secondo alcuni studiosi del fenomeno in • canale: il mezzo di propagazione fi sica del
una situazione di prossimità tra persone, “non codice (onde sonore o elettromagnetiche,
si può non comunicare”. Perfi no in un conte- scrittura, bit elettronici);
sto anonimo come in un vagone della metro- • contesto: l’ambiente “signifi cativo” all’inter-
politana noi emettiamo per i nostri vicini conti- no del quale si situa l’atto comunicativo;
nuamente segnali non verbali (che signifi cano • contenuto: l’oggetto della comunicazione.
pressappoco “anche se sono a pochi centimetri
da te, non ti minaccio e non intendo immischi-
armi nella tua sfera intima”), e i nostri compa-
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