Page 9 - Segnaletica stradale in ambito urbano. Metodi e tecniche d'attuazione
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INTRODUZIONE
1.1 GENERALITÀ SULLA SEGNALETICA STRADALE
Giulio Maternini
L’infrastruttura stradale è un sistema in cui numerosi e diversi elementi con-
corrono nel de¿ nirne la qualità. In questo contesto, la segnaletica stradale riveste
un ruolo fondamentale di informazione e di lettura dell’ambiente stradale.
Il Nuovo Codice della strada (CDS), con il relativo Regolamento di esecuzio-
ne, norma in modo preciso, come noto, la segnaletica orizzontale e le diverse tipo-
logie di segnali verticali, ma non fornisce alcun criterio per la piani¿ cazione della se-
gnaletica. Di conseguenza assistiamo, generalmente in Italia, a un abuso di segnali
verticali e a una enorme difformità nell’utilizzo della segnaletica di indicazione.
Pertanto, risulta non più suf¿ ciente aver stabilito per legge forme, dimensioni,
colori e simboli dei segnali stradali per ottenere una corretta segnaletica.
Relativamente all’inadeguatezza della segnaletica stradale, alcuni studi han-
no evidenziato gravi insuf¿ cienze qualitative, mostrando dati che confermano il con-
tinuo peggioramento di tale andamento.
La segnaletica riveste un’importanza fondamentale nella sicurezza stradale e
i costi sociali degli incidenti giusti¿ cano anche notevoli investimenti in questo cam-
po. Quelli per la segnaletica stradale risultano spesso contenuti, anche se rivestono
un ruolo fondamentale.
Si ricorda che le prime norme geometriche per la costruzione delle strade
furono dedotte da quelle ferroviarie che furono perfezionate nella seconda metà
dell’ottocento, mentre quelle per le strade urbane sono state introdotte nella secon-
da metà del novecento. Anche la segnaletica verticale e orizzontale, impiegata in
maniera rilevante dopo la seconda guerra mondiale, quando la motorizzazione ini-
ziava a crescere in forma esponenziale, è stata ideata, quindi, per aiutare il condu-
cente del veicolo a leggere solo l’infrastruttura stradale, analogamente al macchi-
nista di un convoglio ferroviario. La lettura della sola strada può ritenersi suf¿ ciente
nell’ambiente extraurbano, mentre in ambiente urbano il conducente deve essere
aiutato a leggere lo "scenario" stradale, cioè tutti gli elementi che compongono l’am-
biente in cui è inserita l’infrastruttura, deducendo anche la tipologia degli utenti.
Per esempio, la strada locale che conduce ad una scuola elementare, potrà
presentare un segnale di limitazione della velocità, ma lo stesso segnale potremmo
trovarlo all’accesso carraio di una industria al ¿ ne di porre l’attenzione ai suoi vei-
coli pesanti in manovra. Quindi, lo stesso segnale indica la medesima limitazione di
velocità ma in due scenari stradali completamente diversi e l’informazione al con-
ducente non è suf¿ ciente perché esso possa immaginare la presenza urbanistica di
una scuola, invece che l’accesso carraio ad una industria, e non è possibile imma-
ginare di installare una quantità di segnali che forniscano tutte le informazioni degli
elementi che compongono lo scenario stradale urbano perché il notevole numero
ne limiterebbe la leggibilità e generalmente non ci sarebbe lo spazio necessario per
la loro installazione.
Per questo si dovrebbe adottare una metodologia diversa nel porre la se-
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