Page 9 - Omicidio stradale e lesioni personali stradali
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A OMICIDIO STRADALE E LESIONI PERSONALI STRADALI
(0777) Giandomenico Protospataro
Gli incidenti stradali costituiscono la più cruenta guerra non dichiarata che avvie-
ne quotidianamente sulle nostre strade. Alcuni numeri di questa immane tragedia:
• nel mondo, ogni anno:
- circa 1,2 milioni di morti,
- tra i 20 e i 50 milioni di feriti,
- oltre 500 miliardi di dollari di costi sociali;
• in Italia (1), nel 2022 (2):
- 3.120 morti,
- più di 240.000 feriti.
Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte e di invalidità permanente per
i giovani (3) e ciò, oltre che provocare dolore e soff erenza, rappresenta un costo
enorme per lo Stato (4).
Le istituzioni hanno perciò ritenuto necessario dare una risposta più consona
al grave problema mediante la legge n. 41/2016 che ha introdotto due fattispecie
autonome di reati (5):
• omicidio stradale: omicidio commesso con violazione delle norme sulla circola-
zione stradale;
• lesioni personali stradali: lesioni personali gravi o gravissime commesse con
violazione delle norme sulla circolazione stradale.
Per quanto attiene all’omicidio stradale sono state incrementate l’entità sia
delle pene detentive sia della revoca o della sospensione della patente (v. § A1).
Particolarmente severe le pene per:
• guida in stato di alterazione psicofi sica conseguente all’assunzione di sostanze
stupefacenti o psicotrope, o in stato di ebbrezza alcolica;
• superamento dei limiti di velocità pari o superiore al doppio di quella consentita e
comunque non inferiore a 70 km/h in città ovvero più di 50 km/h dal limite, sulle
strade extraurbane;
• attraversamento di un’intersezione con semaforo rosso;
• circolazione contromano;
• inversione del senso di marcia in prossimità o in corrispondenza di intersezioni,
curve o dossi;
• sorpasso di altro mezzo in corrispondenza di un attraversamento pedonale;
• sorpasso vietato in presenza di linea continua.
(1) Nell’Unione europea, le vittime per incidenti stradali sono più di 25.000. Ogni milione di abitanti, si
contano circa 49,7 morti per incidente stradale nella UE, mentre in Italia sono 55,8. L’Italia, nella
graduatoria europea a 27 Paesi, si colloca, quanto a indice di mortalità per incidenti, al 17° posto.
Anche nella decrescita dei decessi, nel periodo compreso tra il 2017 e il 2010 (anno di inizio del-
la strategia europea per la sicurezza stradale) l’Italia si colloca al di sotto della media Europea.
Infatti, i decessi in Europa si sono ridotti del 19,9% mentre in Italia sono diminuiti solo del 17,9%
(fonte: ISTAT, Statistica degli incidenti stradali). Tale trend negativo è confermato anche dopo la
parentesi positiva dovuta alla pandemia.
(2) Stima preliminare: fonte ISTAT 2023.
(3) Tra i conducenti le fasce di età più a rischio sono quelle dei giovani, in particolare tra 20 e 24 anni
(219 vittime nel 2014), e quella degli adulti tra 40 e 44 anni (215 vittime nel 2014). Tra i pedoni
diminuiscono le vittime del 4,7%, ma aumentano i feriti dell’1,6%; maggiori incrementi di decessi
per investimento nell’ultimo decennio sono stati registrati tra gli 80÷84enni e tra i 90÷94enni, ma
sono in aumento anche vittime tra giovani (15-29 anni) e bambini (0-4 anni).
(4) Il fenomeno "infortunistica stradale" produce, in termini di costi sociali, somme pari al 2,6% del
prodotto interno lordo italiano.
(5) L’omicidio stradale è una fattispecie delittuosa autonoma rispetto al reato di omicidio colposo (v.
Cass. pen., sez. IV, 14.6.2017, n. 29721) introdotta dalla legge 23.3.2016 n. 41.
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