Page 32 - Perito assicurativo: esame di idoneità
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F1 TEORIA DELLA NAVE
Per le unità da regata la stazzatura segue raddrizzarsi anche a fronte di un ridotto volume
regole internazionali degli organismi preposti a di acqua mosso in esito allo sbandamento (bar-
stabilire i “rating”, ovvero i fattori di compenso che a vela monoscafo).
da applicare al tempo impiegato su un prefi s- Aumentare la zavorra comporta un aff on-
sato percorso per confrontare imbarcazioni damento dello scafo e una maggiore lentezza
diverse in competizione tra loro sul medesimo nel realizzare variazioni di velocità positive o
campo di regata. negative. Inoltre aumentando la zavorra, au-
La “portata lorda” (detta anche esponen- menta il peso totale della nave e aumentano le
te di carico) è la diff erenza tra il dislocamento sollecitazioni subite dalle strutture dello scafo
della nave a pieno carico e il peso della nave in navigazione, con esigenze di maggiori di-
vuota. mensioni strutturali e peso.
La “portata netta”, si esprime in tonnellate Per comprendere i fenomeni è necessario
di peso, ed è la diff erenza tra il peso della nave analizzare punti particolari e forze:
scarica e asciutta e la nave carica e coincide • baricentro delle masse (baricentro o cen-
con il peso utile delle merci, delle provviste, del tro di gravità): è il punto in cui si può con-
combustibile e dei passeggeri. siderare applicata la risultante di tutti i pesi
Una nave galleggia per la spinta di Archi- delle singole parti che compongono il corpo,
mede, ma la sua posizione orizzontale, riferen- ai fi ni della valutazione degli equilibri.
doci ai ponti, può essere mantenuta o recupe- Se il carico non viene spostato la posizione
rata dopo una turbativa, per la sua capacità del baricentro della nave è fi ssa e non varia
di ritornare in equilibrio grazie alla sua forma. con lo sbandamento;
Tale capacità è detta “stabilità”. L’inclinazione • centro di carena (o centro di spinta): è il ba-
rispetto alla verticale, subita a seguito di una ricentro del volume di acqua spostata dalla
turbativa, è detta “sbandamento” per cui si de- nave; varia propria la posizione in relazione
fi nisce anche come “capacità raddrizzante”, la alla forma del volume di acqua spostata e
cui quota parte più importante per la sicurezza quindi varia in funzione dello sbandamen-
è la capacità di recupero rispetto all’inclinazio- to dello scafo, in quanto con questo cambia
ne laterale. la forma della parte immersa (tutta la parte
La capacità di raddrizzamento è connes- sotto la linea istantanea di galleggiamento).
sa a due fattori che intervengono direttamente: È nel centro di carena che si può ricondurre
il peso e la forma. La distribuzione dei pesi applicata la risultante delle forze di spinta
nell’ambito della forma dello scafo è il relazione (per la legge di Archimede) dell’acqua sullo
al fatto che una nave non è un corpo galleg- scafo;
giante monolitico, bensì la presenza di vuoti e • metacentro: si individua solo quando c’è
pieni, di materiali diversi di costruzione nelle uno sbandamento, in quanto è il punto di
strutture, la posizione di elementi fi ssi (il mo- intersezione tra la verticale passante per il
tore in sala macchine in metallo) e variabili (il centro di carena e il piano longitudinale di
carico), comporta che la posizione dl baricen- simmetria della nave. Poiché la posizione
tro delle masse non coincida con il baricentro del centro di carena varia con lo sbanda-
geometrico né dell’intera nave, né del volume mento, anche la posizione del metacentro
dell’acqua spostata. Inoltre la distribuzione di varia con lo sbandamento.
masse a distanze variabili dagli assi longitudi- Se il metacentro è al di sopra del baricentro
nali e trasversali passanti nel baricentro geo- della nave, questa tende a ritornare verso
metrico e nel baricentro delle masse, comporta la posizione di equilibrio; se, a causa dello
inerzie rispetto alla rotazioni (momenti d’iner- sbandamento, il metacentro va a trovarsi
zia) variabili. sotto il baricentro, la nave si rovescia inevi-
È intuibile che uno scafo basso e largo tabilmente. Infatti sbandando l’imbarcazione
(come ad esempio una chiatta o un catama- il centro di carena si sposta dal lato d’incli-
rano) ha una elevata stabilità di forma mentre nazione. La spinta di Archimede genera una
uno scafo stretto e lungo ha bisogno di un peso coppia raddrizzante con la forza peso della
nella chiglia per ottenere, grazie ad un mo- nave (che è di pari intensità della spinta e
mento raddrizzante elevato, una capacità di verso opposto) che risulta raddrizzante se il
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