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F1      TEORIA DELLA NAVE



                 Per le unità da regata la stazzatura segue   raddrizzarsi anche a fronte di un ridotto volume
              regole internazionali degli organismi preposti a   di acqua mosso in esito allo sbandamento (bar-
              stabilire i “rating”, ovvero i fattori di compenso   che a vela monoscafo).
              da applicare al tempo impiegato su un prefi s-  Aumentare la zavorra comporta un aff on-
              sato percorso per confrontare imbarcazioni   damento dello scafo e una maggiore lentezza
              diverse in competizione tra loro sul medesimo   nel realizzare variazioni di velocità positive o
              campo di regata.                      negative. Inoltre aumentando la zavorra, au-
                 La “portata lorda” (detta anche esponen-  menta il peso totale della nave e aumentano le
              te di carico) è la diff erenza tra il dislocamento   sollecitazioni subite dalle strutture dello scafo
              della nave a pieno carico e il peso della nave   in navigazione, con esigenze di maggiori di-
              vuota.                                mensioni strutturali e peso.
                 La “portata netta”, si esprime in tonnellate   Per comprendere i fenomeni è necessario
              di peso, ed è la diff erenza tra il peso della nave   analizzare punti particolari e forze:
              scarica e asciutta e la nave carica e coincide   •  baricentro delle masse (baricentro o cen-
              con il peso utile delle merci, delle provviste, del   tro di gravità): è il punto in cui si può con-
              combustibile e dei passeggeri.          siderare applicata la risultante di tutti i pesi
                 Una nave galleggia per la spinta di Archi-  delle singole parti che compongono il corpo,
              mede, ma la sua posizione orizzontale, riferen-  ai fi ni della valutazione degli equilibri.
              doci ai ponti, può essere mantenuta o recupe-    Se il carico non viene spostato la posizione
              rata dopo una turbativa, per la sua capacità   del baricentro della nave è fi ssa e non varia
              di ritornare in equilibrio grazie alla sua forma.   con lo sbandamento;
              Tale capacità è detta “stabilità”. L’inclinazione   •  centro di carena (o centro di spinta): è il ba-
              rispetto alla verticale, subita a seguito di una   ricentro del volume di acqua spostata dalla
              turbativa, è detta “sbandamento” per cui si de-  nave; varia propria la posizione in relazione
              fi nisce anche come “capacità raddrizzante”, la   alla forma del volume di acqua spostata e
              cui quota parte più importante per la sicurezza   quindi varia in funzione dello sbandamen-
              è la capacità di recupero rispetto all’inclinazio-  to dello scafo, in quanto con questo cambia
              ne laterale.                            la forma della parte immersa (tutta la parte
                 La capacità di raddrizzamento è connes-  sotto la linea istantanea di galleggiamento).
              sa a due fattori che intervengono direttamente:   È nel centro di carena che si può ricondurre
              il peso e la forma. La distribuzione dei pesi   applicata la risultante delle forze di spinta
              nell’ambito della forma dello scafo è il relazione   (per la legge di Archimede) dell’acqua sullo
              al fatto che una nave non è un corpo galleg-  scafo;
              giante monolitico, bensì la presenza di vuoti e   •  metacentro:  si individua solo quando c’è
              pieni, di materiali diversi di costruzione nelle   uno sbandamento, in quanto è il punto di
              strutture, la posizione di elementi fi ssi (il mo-  intersezione tra la verticale passante per il
              tore in sala macchine in metallo) e variabili (il   centro di carena e il piano longitudinale di
              carico), comporta che la posizione dl baricen-  simmetria della nave. Poiché la posizione
              tro delle masse non coincida con il baricentro   del centro di carena varia con lo sbanda-
              geometrico né dell’intera nave, né del volume   mento, anche la posizione del metacentro
              dell’acqua spostata. Inoltre la distribuzione di   varia con lo sbandamento.
              masse a distanze variabili dagli assi longitudi-    Se il metacentro è al di sopra del baricentro
              nali e trasversali passanti nel baricentro geo-  della nave, questa tende a ritornare verso
              metrico e nel baricentro delle masse, comporta   la posizione di equilibrio; se, a causa dello
              inerzie rispetto alla rotazioni (momenti d’iner-  sbandamento, il metacentro va a trovarsi
              zia) variabili.                         sotto il baricentro, la nave si rovescia inevi-
                 È intuibile che uno scafo basso e largo   tabilmente. Infatti sbandando l’imbarcazione
              (come ad esempio una chiatta o un catama-  il centro di carena si sposta dal lato d’incli-
              rano) ha una elevata stabilità di forma mentre   nazione. La spinta di Archimede genera una
              uno scafo stretto e lungo ha bisogno di un peso   coppia raddrizzante con la forza peso della
              nella chiglia per ottenere, grazie ad un mo-  nave (che è di pari intensità della spinta e
              mento raddrizzante elevato, una capacità di   verso opposto) che risulta raddrizzante se il


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