Page 38 - Digital forensics
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G         Prove digitali a distanza




              radicale nel rapporto tra l’hardware e l’utente, tanto che l’innovazione tecnologica
              nella società del terzo millennio ha fatto sì che l’utente guadagnasse l’indipenden-
              za dall’hardware e, conseguentemente, perdesse la supremazia su quello a cui
              tutti tenevamo maggiormente, ovvero i dati informatici. In tale contesto, lo spazio
              "cibernetico" diventa un po’ una sorta di "campo di battaglia" (522), ove da un lato si
              registra lo sviluppo di nuove tecnologie criminali che muovo guerra ai diritti, dall’al-
              tro la scarsa alfabetizzazione informatica e digitale degli utenti è la causa principale
              della relativa facilità con cui hackers ben addestrati penetrano i sistemi informatici,
              ancorché protetti. I dati personali, inoltre, sempre più in un’ottica di condivisione
              universale a più ampia accessibilità, vengono costantemente trasferiti su "nuvole"
              virtuali che sono i principali punti di dispersione rischiando di diventare ottimi bersa-
              gli di potenziali attacchi.
                 A rendere più complicato il panorama di sicurezza della Rete contribuisce, pur-
              troppo, la disomogeneità tra Nazioni; avere norme uniformi, infatti, potrebbe essere
              una pratica soluzione alla repressione generalizzata degli illeciti grazie a prassi uni-
              formi che eviterebbero diff erenze ingiustifi cate nell’applicazione della legge penale
              nei vari continenti.
              G1  STRUTTURA DELLA MATERIA PRESENTE SUL WEB
                 In tutto questo sconfi nato mondo, che ha invaso settori inaspettati sino a so-
              vrapporsi, per certi versi, al mondo reale, dove la tipologia dei dati presenti sulle
              reti è davvero eterogenea, come altrettanto diff erenziata è la platea dei soggetti che
              vi ha accesso, troviamo una pletora di informazioni che viaggiano primariamente
              attraverso i siti del World Wide Web come ormai "familiari" pagine colorate che uni-
              scono testo, grafi ca, animazioni e, talvolta, anche suoni e fi lmati, rappresentando
              una fonte di aggregazione dalle notevoli valenze sociali.
                 Tali informazioni, nella Rete, assumono diverse forme: in particolare trattasi di
              siti web, forum, gruppi di discussione, profi li, pagine, gruppi su Facebook, Linkedln
              o Twitter, File sharing, streaming (es. YouTube), servizi o applicazioni desktop o
              mobile (TripAdvisor, Google Earth, chat, gruppi, canali Telegram, Messaggi tramite
              instant messaging ecc).
                 In questo sistema di comunicazione globale, caratterizzato da uno spazio, non
              territoriale, né fi sico, né di luogo visibile e liberamente accessibile, vengono poste
              in essere condotte lecite ma anche illecite, ma quelle condotte visibili ed accertabili
              rappresentano solo una piccolissima porzione di quel che in realtà avviene in Rete.
              Quanto appena aff ermato è stato confermato anche da alcuni studi, a seguito dei
              quali è stimato che solamente il 4% di tutto ciò che è presente nel web è liberamen-
              te accessibile, mentre il restante 96% della materia dell’universo presente sul web
              è materia oscura.
                 Infatti, nel tempo, è stato accertato che il web, ha una strutturazione molto com-
              plessa e contraddistinta da molte diverse variabili, tanto che tendenzialmente si
              suole suddividerlo in tre macro aree:
              a) il surface web (la rete di superfi cie): è la porzione del web più nota ed è chiara-
                mente attinente a tutte quelle attività che, indipendentemente dalla loro liceità,
                possono essere facilmente raggiungibili attraverso l’indicizzazione nei motori di
                ricerca ovvero mediante la digitazione dell’indirizzo URL o con i collegamenti
                ipertestuali;



                (522) Filippini, Cyberspazio: aspetti giuridici e criticità della rete digitale, in Il diritto del web - Rete, Intel-
                  ligence e Nuove Tecnologie, cit., p. 135.


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